venerdì 23 settembre 2011

COMUNICATO STAMPA-Ass.Consumatori ADERISCONO all'APPELLO di abolizione 7%

Bari, 19 settembre 2011.

Le associazioni dei consumatori pugliesi ACU-ADICONSUM-ADUSBEF-CASA DEL CONSUMATORE-CITTADINANZATTIVA-CODACONS-CODICI-CONFCONSUMATORI-FEDERCONSUMATORI-LEGA CONSUMATORI-MOVIMENTO CONSUMATORI- MOVIMENTO DIFESA CITTADINO- UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI hanno aderito all’appello del Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” e fatta propria, la richiesta inviata all’ Ato Puglia e ai sindaci dei comuni pugliesi di adoperarsi al più presto per recepire quanto stabilito dall’esito Referendario del 12 e 13 Giugno.
La consultazione popolare ha di fatto chiesto l’abolizione della remunerazione del 7%  del capitale investito che ricade sulle tariffe applicate alle utenze.
E’ necessario che l’assemblea dei sindaci, ovvero l’ato Puglia, rompano gli indugi nella discussione di tale provvedimento, che ai sensi di quanto affermato dalla Corte Costituzionale, non richiede l’attesa di alcun provvedimento legislativo, in quanto sarebbe immediatamente applicabile.

I Consumatori pugliesi sono in attesa  di vedere rispettato quanto espresso a maggioranza nel voto democratico di Giugno

f.to I responsabili regionali Associazioni dei Consumatori

giovedì 15 settembre 2011

Invito alla mobilitazione per APPLICAZIONE IMMEDIATA REFERENDUM

 Il secondo quesito dei referendum dello scorso 12 e 13 giugno ha stabilito l'eliminazione dalla tariffa della remunerazione del capitale investito (attraverso l'abrogazione parziale del comma 1 dell'articolo 154 del decreto legislativo n.152/2006).

Il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”-Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ha inviato all'Autorità d'Ambito, all'Autorità Idrica Pugliese e per conoscenza ai Sindaci una nota per chiedere l'applicazione immediata dell'esito referendario (pubblicato nella G.U. n. 167 del 20/07/2011) e cioè l'eliminazione dalla tariffa della remunerazione del capitale investito.

In un Paese democratico, le autorità competenti, così come stabilito dalla legge, devono dare – senza indugio - piena, corretta e tempestiva esecuzione alla volontà popolare, soprattutto quando questa si esprime attraverso strumenti costituzionali come il referendum.

Poiché a circa due mesi dalla pubblicazione dei risultati referendari sulla Gazzetta Ufficiale questi sono rimasti inattuati,
Il comitato pugliese “Acqua Bene Comune”
                      invita
tutti i cittadini (in particolare quelli titolari di un contratto di utenza),
le associazioni e le organizzazioni
a mobilitarsi direttamente
inviando una richiesta di applicazione immediata dell'esito referendario                    
(allo scopo si può utilizzare, adattandolo, anche il testo in allegato inviato dal Comitato ai seguenti indirizzi: presidenza@aatopuglia.it; segreteria@aatopuglia.it; info@aatopuglia.it; segreteria@pec.aatopuglia.it)


Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”- Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua



TESTO IN ALLEGATO

                                                                                                                           Bari, 12 settembre 2011

Oggetto: richiesta adempimenti esito referendum abrogativo su tariffa del Servizio Idrico Integrato di “remunerazione del capitale investito”.

Il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”, aderente al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua,
                                                                           premesso che:
in data 12 e 13 giugno 2011 vi è stata l’abrogazione parziale, a seguito di referendum popolare, del comma 1 dell'articolo 154 del decreto legislativo n. 152 del 2006, in materia di determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito (11G0159) con l'espunzione, tra i componenti della  tariffa del servizio idrico integrato, della “remunerazione del capitale investito” determinata ai sensi del c.d. metodo normalizzato, per la quota parte relativa al tasso di remunerazione fissato nella misura del 7% del capitale investito e conseguente disapplicazione di tale remunerazione per l’articolazione tariffaria imposta all’utenza;

la Corte costituzionale con la sentenza n. 26 del 2011, con la quale ha dichiarato costituzionalmente ammissibile il quesito referendario, ha chiarito che l'esito di questa abrogazione è direttamente applicabile, per cui la disposizione come risultante dall'abrogazione referendaria è immediatamente operativa senza che intervenga alcun intervento legislativo;

che l'esito abrogativo si è già prodotto in quanto il risultato referendario è stato pubblicato nella G.U n.167 del 20 luglio 2011;

che i cittadini attendono che le autorità competenti diano piena, corretta e tempestiva esecuzione al referendum abrogativo;
                                                                                chiede
che l’Assemblea dei Sindaci affronti senza indugio il punto in oggetto.

   Sollecita
l'Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale e l’Autorità Idrica Pugliese che vi subentra ad adeguare tempestivamente la tariffa del servizio idrico integrato, al fine di renderla coerente con l'esito referendario, quindi eliminando dalla tariffa stessa la remunerazione del capitale investito.

In caso contrario, il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua agirà in tutte le sedi opportune, per rendere effettivo il diritto dei cittadini affermato con la consultazione referendaria del 12 e 13 giugno.

Confidando in un pronto riscontro, si saluta cordialmente.
                                                        
Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”- Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

sabato 10 settembre 2011

No alla privatizzazione dei servizi pubblici locali!

Si rispetti l'esito dei referendum del 12 e 13 giugno!

Venerdì 9 e sabato 10 settembre chiediamo ai Deputati di rispettare la volontà popolare espressa con i referendum 

Il 7 settembre il Senato ha votato la fiducia al decreto sulla manovra economica all'interno del quale (art. 4) viene riproposta la privatizzazione dei servizi pubblici locali di fatto disconoscendo l'esito dei referendum del 12 e 13 giugno.
A partire dall'8 settembre la Camera dei Deputati (Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio) ha iniziato l'esamen del testo giunto dal Senato.

E' previsto un iter molto rapido per cui già nei prossimi giorni il decreto passerà all'esame dell'aula della Camera.
Per questo sollecitiamo tutte/i ad inviare il 9 e 10 settembre a tutti i Deputati la lettera che trovate di seguito.
  

Di seguito trovate il testo da inviare, la quale riprende la lettera aperta del Forum dei Movimenti per l'Acqua, e in allegato l’elenco degli indirizzi e-mail dei Deputati.
IMPORTANTE:
PER EVITARE DI VEDERSI BLOCCATA LA PROPRIA CASELLA DI POSTA (CHE AL MASSIMO PUÒ INVIARE MAIL A CIRCA 500 DESTINATARI OGNI 24 ORE), SCEGLIETE SOLO UNO GRUPPI DI INDIRIZZI, GLI ALTRI LI INVIERETE UNO AD UNO NEI GIORNI SUCCESSIVI.
PER FARE IN MODO CHE OGNI GIORNO SIANO COINVOLTI TUTTI I DEPUTATI, SCEGLIAMO I GRUPPI A CASO E NON TUTT* IL PRIMO


Testo della mail da inviare:


Oggetto: No alla privatizzazione dei servizi pubblici locali! Si rispetti l'esito dei referendum del 12 e 13 giugno!


Gentile Onorevole,
il 12 e 13 giugno il voto referendario di ben 27 milioni di cittadine e cittadini italiani di ogni espressione politica ha chiaramente indicato la voglia di partecipazione attiva alle decisioni importanti per il Paese: servizi pubblici locali, beni comuni, energia, giustizia.
Chiara è stata la risposta dei cittadini: NO alla privatizzazione dei servizi pubblici locali d'interesse generale, a partire dalla gestione dell'acqua ma non solo, NO ai profitti del mercato sui beni comuni essenziali.
Le persone hanno chiaramente indicato alla rappresentanza politica una nuova stagione che metta al centro l'essere umano e i beni comuni e non le agenzie di rating e la speculazione finanziaria.

Purtroppo il Governo non solo non ha ancora attuato le indicazioni referendarie retrocedendo sulle privatizzazioni già attuate e abolendo i profitti sull'acqua ma, con la manovra economica approvata con Decreto Legge n. 138 del 13 agosto scorso e su cui è stata posta e votata la questione fiducia il 7 settembre al Senato, ha riproposto (negli articoli raggruppati sotto il Titolo II) in altra forma la sostanza delle norme abrogate con volontà popolare.
Infatti, l'articolo 4 sostanzialmente ripresenta il vecchio Decreto Ronchi e persino nuove date di scadenza per le prossime privatizzazioni dei servizi pubblici locali. Addirittura l'articolo 5 arriva a dare un premio in denaro agli enti locali pur di convincerli a lasciare al mercato delle privatizzazioni i propri servizi essenziali per le comunità. Un premio che dovrebbe servire per fantomatici investimenti infrastrutturali quando invece ai Comuni vengono sottratti trasferimenti essenziali per le loro funzioni.
Tutto ciò - oltre a non rispettare la volontà di partecipazione e le decisioni che i cittadini impongono ai rappresentanti politici - è una chiara violazione della Costituzione poiché il popolo italiano si è pronunciato con referendum contro l'affidamento al mercato di tutti i servizi pubblici locali previsti dal Decreto Ronchi, e tale decisione è vincolante (come affermato dalla giurisprudenza costante della Corte costituzionale).
Purtroppo ciò sta avvenendo in un colpevole silenzio politico generalizzato che non rispetta il voto dei cittadini (di qualsiasi colore politico).
Ci rivolgiamo a voi, Deputati della Repubblica Italiana, che vi accingete a discutere il decreto sulla manovra economica affinché venga stralciato l'art. 4 e l'art. 5 del Decreto Legge n. 138 del 13 agosto in modo da non deformare l'esito referendario e si rispetti l'indirizzo chiaro della volontà popolare.

9 Settembre 2011

giovedì 8 settembre 2011

Intercettate le "strategie" su come aggirare il referendum sull’acqua

Dalle telefonate di Lavitola emergono le strategie su come aggirare il referendum sull’acqua. Si legge su Il Fatto Quotidiano “Se il voto ha abrogato il profitto – secondo quesito sull’acqua – stabilendo il principio della gestione pubblica, in fondo basta spostare gli utili dalla gestione al vero core business del gruppo Caltagirone, la costruzione delle infrastrutture. Questo è il piatto ricco che potrà continuare a garantire nei fatti l’interesse dei privati nell’acqua, beffando il voto del referendum”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/07/nelle-telefonate-di-lavitola-le-strategie-su-come-aggirare-il-referendum-sullacqua/155662

E’ quello che sta avvenendo dovunque e anche con l’Acquedotto pugliese dove, come abbiamo più volte denunciato (vedi: www.acquabenecomune.org), la legge sulla cosiddetta ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese - così come emendata su proposta dell’Assessore Amati - andrebbe a trasformare l’AQP S.p.A. in Azienda Speciale (il condizionale è d’obbligo poiché tale trasformazione è ancora a livello di affermazione non confermata neanche dalla dichiarazione ufficiale del Governo regionale), lasciando in mano alle società miste il “core business” ovvero stando alla dizione della stessa legge regionale “le attività diverse dal servizio idrico integrato ma da esso rivenienti” (in particolare si veda: Legge AQP: riflessioni e valutazioni http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_content&view=article&id=1040:legge-aqp-riflessioni-e-valutazioni&catid=153&Itemid=72).

Ricordiamo al riguardo che attraverso gli stessi emendamenti è stato eliminato il riferimento ai consorzi pubblici come organismi per gestire le attività diverse dal Servizio Idrico Integrato. Inoltre, nel caso dell’Acquedotto pugliese è importante ricordare che, allo stato attuale, non tutte le attività afferenti il Servizio Idrico Integrato sono realizzate in proprio dal “nuovo” soggetto; non rientrano, infatti, nella cosiddetta ripubblicizzazione le attività di potabilizzazione e di depurazione gestite da Società a Responsabilità Limitata (rispettivamente AQP Pot s.r.l. e PURA s.r.l.), attualmente controllate da AQP S.p.A.

Come si vede gli emendamenti apportati sono sostanziali e decisivi!

E aver chiesto ragione di tali emendamenti ha attirato l’ira dell’Assessore Amati che – non entrando nel merito delle critiche - ha mosso verso il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”–Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua gravi insinuazioni.

Ma ciò che è più grave è l’arroganza e la disinvoltura di gran parte della classe politica nel non tenere fede agli impegni assunti, nel costruire narrazioni e/o rappresentazioni a proprio uso e consumo, nel cercare di creare categorie binarie “buono/cattivo”, “amico/nemico”, “bianco/nero” funzionali a “ricompattare” in caso di necessità!

La situazione, infatti e ovviamente, è generale! Si invita a leggere al riguardo l’articolo inviato alla stampa lo scorso mese “Acqua. Rumore mediatico ma intesa bipartisan” .

Bisogna che sia chiaro a tutti che chi cerca di raggirare i risultati del referendum, di fatto calpesta la sovranità popolare e si fa scherno della volontà collettiva, demolendo pezzo dopo pezzo i fondamenti dello Stato democratico e la cultura delle regole (e del loro rispetto) attraverso le quali la democrazia dovrebbe essere garantita.

Comitato pugliese "Acqua Bene Comune"

lunedì 5 settembre 2011

ASSEMBLEE PROVINCIALI E REGIONALE DEL COMITATO PUGLIESE "ACQUA BENE COMUNE"

L’Assemblea regionale del Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” è convocata per SABATO 17 SETTEMBRE, ore 16.00, a Bari c/o Centro Culturale, Via Borelli, 32 (7 minuti a piedi dalla stazione, lato Via Capruzzi), con i seguenti punti all’Ordine del Giorno:

Livello regionale
  • Legge sulla cosiddetta ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese. Valutazione e iniziative.

Livello nazionale
  • Situazione nazionale e Legge Finanziaria (appello di Lucarelli e Mattei)
  • Coordinamento nazionale, 1 e 2 ottobre a Bari
  • Applicazione del secondo quesito referendario (abolizione della remunerazione del capitale dalla tariffa del servizio idrico): richiesta all’ANVRI (ex CONVIRI) e all’AATO.
  • Festival dell’Acqua
  • Proposte per la gestione del rimborso referendario

 Varie ed eventuali




Qui di seguito il calendario delle assemblee dei Comitati provinciali
convocate sul medesimo ordine del giorno dell’Assemblea Regionale.
P.S. l'Assemblea di Foggia e provincia sarà comunicata quanto prima.


Assemblea del Comitato di BARI e provincia
LUNEDI' 5 SETTEMBRE, ore 19.30
presso la sede dell'ABAP
Via Milella, 59/61 - BARI

Assemblea del Comitato di LECCE e provincia
MERCOLEDI' 7 SETTEMBRE, ore 19.00
presso la sede di Officine culturali Ergot
p.tta Falconieri – LECCE

Assemblea del Comitato di TARANTO e provincia
GIOVEDI' 8 SETTEMBRE, ore 18:00
presso sede Cobas
via Lazio 87 – TARANTO

Assemblea del Comitato della BAT
GIOVEDI' 8 SETTEMBRE, ore 19.30
 presso il collettivo Exit
Via Mariano Sante . 37 - BARLETTA

Assemble del Comitato di BRINDISI e provincia
MERCOLEDI' 14 SETTEMBRE, ore 18,30
Via Conserva 46 (di fronte alla Caritas), BRINDISI