domenica 16 dicembre 2012

Resoconto incontro del Comitato pugliese "Acqua Bene Comune" con l'Amministratore Unico dell'AQP

Lunedì 10 dicembre il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” ha incontrato il neo Amministratore Unico dell’Acquedotto Pugliese, Ing. Gioacchino Maselli, il Direttore Generale Bianco e i Direttori d’Area.
Per il Comitato Pugliese, erano presenti sette persone fra cui due avvocati e un lavoratore dell’Acquedotto pugliese fondatore del Coordinamento dei Lavoratori dell’AQP per l’Acqua Pubblica.
L’incontro (durato oltre due ore) è stato impostato affrontando uno alla volta i punti in questione di cui si riportano in breve i risultati qui di seguito:
  • Mancanza di garanzia del Diritto Umano all’Acqua e sospensione fornitura servizio idrico
E’ stato fatto presente il fatto che in Puglia, contrariamente alle dichiarazioni di principio dell’Acquedotto Pugliese e della Regione Puglia (unico azionista di AQP SpA), non sia garantito il diritto umano all’acqua potabile nella misura in cui anche in caso di morosità non viene garantito il minimo vitale (contravvenendo alle sentenze che sanciscono l’impossibilità dell’interruzione di un servizio vitale e nonostante, peraltro, la riduzione del flusso – senza il distacco del servizio – sarebbe tecnicamente possibile a punto tale da essere previsto dal Regolamento dell’AQP SpA stesso).
Rispetto a questo, l’Amministratore ha assicurato che c’è tutta la volontà nel procedere in tal senso garantendo il minimo vitale attraverso gli strumenti di sua competenza, ovvero la riorganizzazione del piano tariffario.
Con riguardo al numero di sospensioni delle forniture idriche, l’Amministratore e il Direttore Generale hanno confermato il dato anticipato via email, ovvero oltre 28.000 a partire dal 2004 e dichiarando che le oltre 375.000 sospensioni complessive con riferimento al periodo 2003-2006 e indicate nei rispettivi bilanci si riferiscano ad avvisi di sospensione che però sono state indicate erroneamente nel bilancio come “sospensioni” e non “avvisi”. 
Dato il numero di utenze complessive (poco meno di un milione) l’errore nell’indicazione della terminologia in bilancio (ovvero, in 4 bilanci su 4) sembra comunque verosimile.
  • Mancanza di applicazione del secondo quesito referendario.
Rispetto alla questione in oggetto - e tralasciando i tentativi maldestri quanto vani di chiamare in causa il tempo necessario ad adeguare l’esito referendario alla normativa nazionale ed europea che non permetterebbe un'applicazione diretta dello stesso (!!!) – il punto essenziale (e prevedibile) è che l’AQP SpA intende adeguarsi alle decisioni dell’AEEG. E’ stato fatto presente l’avvio delle azioni legali pilota contro AQP SpA per il rispetto dell’esito referendario (cosa di cui peraltro, per ovvie ragioni, erano già a conoscenza).
  • Dati sulla qualità delle acque dell’invaso del Pertusillo.
Il Direttore d’Area si è dichiarato disponibile a fornire le serie storiche di tutti i dati concernenti i metalli pesanti e gli idrocarburi (che ricalcherebbero quelli tranquillizzanti relativi al campionamento effettuato il 19 novembre e già trasmessi), a pubblicarli sul sito e a partecipare a un confronto (anche pubblico) con coloro i quali hanno rilevato anomalie preoccupanti. Quindi, ha espresso anche la disponibilità ad organizzare un Convegno sul tema.
  • Accesso ai documenti analitici a sostegno del Piano Industriale 2011/2014
L’Amministratore e i Direttori hanno sostenuto che non esiste alcun documento analitico se non alcuni dati in Excel che, comunque, non hanno nessuna intenzione di fornire poiché sarebbero una sorta di “brutta” del lavoro finale (l’opuscolo informativo). Quando gli è stato fatto presente che l’Ing. Monteforte aveva, di fatto, sostenuto l’esistenza di tale documentazione - appellandosi in un primo momento ad alcune norme che non avrebbero reso possibile la divulgazione di tale documentazione e in un secondo momento alla riservatezza in quanto  SpA – l’attuale dirigenza di AQP SpA non ha saputo motivare tale contraddizione. Del resto, sotto esplicita richiesta, è stato affermato che, con riferimento al Piano Industriale 2011-2014, il Governo regionale ha preso visione solo e unicamente dell’opuscolo in questione. In pratica, l’Amministrate Unico e i Dirigenti di AQP SpA hanno sostenuto che l’Azionista Unico di una SpA ha approvato il Piano Industriale sulla base di un opuscolo. Sembra poco credibile, anzi per nulla. Del resto, se tale affermazione corrispondesse al vero, le modalità con cui la Regione Puglia avrebbe approvato il P.I. (in quanto unico azionista) sarebbero poco serie da un punto di vista sia amministrativo sia politico.                                                                                             Unico impegno sulla questione preso dall’Amministratore è quello di rendere pubblico un Bilancio ex ante per il 2013 in modo da dare la possibilità di fare valutazioni in corsa sulla gestione e non solo ex post. L’iniziativa è interessante ma non risponde assolutamente alla richiesta avanzata di accesso alla documentazione né all’esigenza di trasparenza e comprensione che la sottende.

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”

sabato 8 dicembre 2012

Il testo consegnato alla stampa sabato 1 dicembre con la relativa documentazione


A breve sarà pronto il video dell’iniziativa dell’ASTA PUBBLICA di sabato 1 dicembre con Nicola Pignataro e Giulio Bufo e la Rassegna stampa.
Per il momento, qui di seguito trovate il testo consegnato alla stampa con la relativa documentazione (in allegato, scaricabile anche dal sito www.lacquanonsivende.blogspot.com).
Inoltre, il neo amministratore dell’Acquedotto Pugliese, dott. Maselli, ha risposto favorevolmente alla richiesta di incontro che sarà fissato a breve.
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A un anno e mezzo dal referendum del giugno 2011, in Puglia – come in buona parte del Paese ad eccezione dell’unico caso significativo di Napoli di trasformazione reale dell’ARIN SpA nell’Azienda pubblica ABC Napoli - gli esiti referendari sono rimasti inattuati:
- l’Acquedotto pugliese è ancora una Società per Azione
- i cittadini continuano a pagare la remunerazione del capitale sulle tariffe.
Inoltre, scelte di politica aziendale fortemente centrate sulla riduzione dei costi operativi, dismissione del patrimonio e indebitamento paventano una possibile privatizzazione totale.
Punti chiave:
1.      Processo di ripubblicizzazione di AQP SpA: arrestato (Allegato A).
2.      Eliminazione della remunerazione del capitale dalle tariffe:
-          raccolte e presentate oltre 2.500 lettere di reclamo/diffida ad Autorità Idrica Pugliese (ex ATO) e AQP SpA;
-          avviate azioni legali pilota contro AQP SpA;
-          estensione azioni legali a tutta la cittadinanza e informazioni per l’assistenza legale gratuita (Allegato B).
3.      Violazione del diritto all’acqua in Puglia: sospensioni fornitura (Allegato C).
4.      Pericolo di privatizzazione totale: dismissione patrimonio e indebitamento (Allegato D).
5.      Qualità dell’acqua. Problema dell’Invaso del Pertusillo (Allegato E).

La trasformazione dell’Acquedotto pugliese da Ente Autonomo non economico a Società per Azioni “ha comportato una modificazione di prospettiva della sua attività: non più ente obbligato alla erogazione dei servizi nel quale l’attenzione ala costo è vista prevalentemente nel profilo della economicità, bensì soggetto che opera nel mercato e che deve trovare nella remunerazione del costo del servizio e del capitale impiegato le ragioni della sopravvivenza” (Corte dei Conti, 2008).

*Tutti gli allegati sono scaricabili al seguente link: https://sites.google.com/site/lacquanonsivende/allegati-a---b---c---d---e

mercoledì 28 novembre 2012

CS: Sabato 1 dicembre: VIE LEGALI per RISPETTO REFERENDUM



A un anno e mezzo dal referendum del giugno 2011, in Puglia, gli esiti referendari sono rimasti inattuati:
- l’Acquedotto pugliese è ancora una Società per Azione
- i cittadini continuano a pagare la remunerazione del capitale sulle tariffe.
Inoltre, scelte di politica aziendale fortemente centrate sulla riduzione dei costi operativi, dismissione del patrimonio e indebitamento paventano una possibile privatizzazione totale.

Per questo il Comitato pugliese "Acqua Bene Comune" adisce le vie legali contro AQP SpA per la restituzione di quanto indebitamente percepito a causa del mancato rispetto degli esiti referendari e lancia l'allarme PRIVATIZZAZIONE TOTALE con il triplice evento "E MO BASTA", che si terrà sabato 1 dicembre 2012 davanti all'Acquedotto Pugliese in Via Cognetti, 36 a Bari, a partire dalle ore 10.00

PROGRAMMA:

ore 10.00 – inizio presidio
ore 10.30 – ASTA PUBBLICA. Battitore d’eccezione NICOLA PIGNATARO & C
ore 11.00 – Conferenza STAMPA che avrà ad oggetto:
-          Presentazione delle azioni legali avviate contro AQP SpA per l’eliminazione del profitto dalla tariffa.
-          Informazioni per l’assistenza legale gratuita per tutti i cittadini che volessero fare ricorso per l’eliminazione del profitto dalle proprie tariffe.
-          Dati e informazioni sulla violazione del diritto all’acqua in Puglia e sulpericolo di privatizzazione totale che si paventa.

Sarà consegnato alla stampa materiale informativo e documentale.

Ore 11.30 – VOLANTINAGGIO A TAPPETO nel centro di BARI, per invitare i cittadini a fare ricorso contro AQP SpA per il rispetto dell’esito referendario e l’eliminazione del profitto dalle tariffe.

Per scaricare i volantini CLICCA QUI

lunedì 26 novembre 2012

Chi offre di meno??.. all'asta l'AQP!


Ad oltre un anno dal referendum

I cittadini continuano a pagare il profitto sulle tariffe e
l’Acquedotto Pugliese è ancora una Società per Azioni

..ma non basta!

Si sta preparando il terreno alla PRIVATIZZAZIONE TOTALE

E MO ‘BASTA!

Fai ricorso contro AQP SpA
 e partecipa alla nostra ASTA PUBBLICA

sabato 1 dicembre, ore 10.00
davanti all’Acquedotto Pugliese, in Via Cognetti, 36 a Bari e gira il VIDEO (1 minuto e mezzo) ai tuoi contatti   http://www.youtube.com/watch?v=JNGL-uTstpc

TUTTI in PIAZZA

domenica 25 novembre 2012

La risposta del neo Amministratore dell'Acquedotto pugliese alla lettera inviata dal Comitato pugliese "Acqua Bene Comune" - Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

27 - 11 - 2012


Ringraziandovi per i graditi auguri di buon lavoro, Vi confermo fin d’ora la piena disponibilità della Società ad operare in piena trasparenza e con disponibilità al dialogo, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno di noi, e comunque nell’esclusivo interesse pubblico a cui l’azione di Acquedotto Pugliese sempre si richiama.

Nel merito delle richieste avanzate, si comunica quanto segue:
  • In riferimento alle attività di recupero del credito, a partire dal 2004 (dati relativi agli anni precedenti non sono disponibili) sono stati indirizzati 282.860 preavvisi di sospensione del servizio a fronte di 28.340 sospensioni effettuate (circa il10% del totale). Tali attività si riferiscono a circa 32 milioni di documenti contabili spediti durante l’intero arco del periodo considerato.
  • Riguardo ai dati richiesti dell’invaso del Pertusillo, si precisa che Acquedotto Pugliese non gestisce la diga, ma riceve l’acqua all’impianto di potabilizzazione ubicato alcuni chilometri più a valle. AQP effettua il monitoraggio della qualità delle acque in ingresso all’impianto ed in uscita al fine di una corretta gestione del processo di potabilizzazione. In relazione a quanto richiesto si allega la tabella relativa ai principali e più recenti parametri chimici misurati sulle acque in ingresso ed uscita dall’impianto, con impegno a rendere disponibili quelli relativi ad altri periodi. Si informa, altresì, che le medesime acque, avviate successivamente in distribuzione sul territorio servito da AQP, sono soggette ad ulteriori controlli sia da parte di questa Società che, in maniera indipendente, dalle Autorità Sanitarie competenti per territorio e che nella rete di grande adduzione alcuni parametri sono monitorati in tempo reale grazie ad un sofisticato sistema di telecontrollo. Circa la richiesta di una loro pubblicazione sul portale, l’azienda non ha alcuna obiezione pregiudiziale nel renderli pubblici, comunque l’iniziativa necessita del dovuto approfondimento tecnico economico. Si precisa, altresì, che dette informazioni già vengono rese disponibili a chiunque ne faccia richiesta nelle modalità previste dalla vigente normativa in materia di accesso ai dati ambientali.
  • Per quanto riguarda l’ultimo punto, ovvero l’accesso ai documenti analitici a sostegno del Piano Industriale 2011/2014, si ritiene utile chiarire che la base di quel lavoro è costituita dai bilanci civili e consolidati, documentazione pubblica facilmente accessibile e comunque già fornita. Nella fase di formazione di detti atti nel corso di riunioni e incontri svolti a vari livelli con attori istituzionali e con le organizzazioni socio – economiche più rappresentative, sono stati acquisiti contributi nelle forme più varie che hanno concorso alla definizione dei medesimi. Infine si evidenzia che la documentazione sostanziale alla base del Piano Industriale è costituita dal Piano d’Ambito e dalle varie disposizioni (anche legislative) assunte dalle Autorità a vario titolo coinvolte e non da ultimo, per quanto riguarda in il tema degli investimenti, dalle determinazioni assunte dalla Regione Puglia in materia.

Con la speranza di aver adempiuto esaurientemente alle richieste, porgo cordiali saluti.

                                                                                                                                                                            L’Amministratore Unico
                                                                                                                                      Gioacchino Maselli

mercoledì 21 novembre 2012

NASCE Il SITO DELLA RETE COMITATI BENI COMUNI - www.benicomuni.org


Comunicato Stampa



La Rete dei Comitati per i Beni Comuni annuncia alla cittadinanza la nascita del sito internet (www.benicomuni.org) dedicato ai beni comuni, primari e sociali, quali: acqua, terra, ambiente, aria, territorio, patrimonio culturale e naturale, salute, istruzione, servizi pubblici locali, ecc.


Il sito internet della Rete dei Comitati per i Beni Comuni è una piattaforma virtuale che si propone di dare informazioni in tempo reale sull’attacco che, quotidianamente, subiscono i beni comuni (sezione “notizie”) e sulle iniziative a loro difesa (“sezione eventi”), con una sezione dedicata alla rassegna stampa.


Obiettivi primari:

  • far circolare informazioni (che, altrimenti, rischiano di rimanere relegate all’ambito locale);
  • ricostruire la mappatura delle violazioni dei beni comuni;
  • connettere tutte le realtà impegnate sul territorio per la difesa dei beni comuni;
  • opporre resistenza – sul piano culturale, sociale, economico, politico e giuridico - alla svendita del patrimonio pubblico e a ogni tipo, forma e “grado” di privatizzazione e, più in generale, di gestione privata dei servizi e beni comuni;
  • elaborare, proporre e sperimentare forme di gestione pubblica e partecipativa.



In questo momento storico,
è necessario mettere in comunicazione i territori perché quello che accade è il risultato dello stesso sistema neoliberista violento, di sfruttamento e deprivazione, basato sulla crescita economica illimitata e la speculazione finanziaria, che ha determinato la distribuzione iniqua delle risorse, accentrandole nelle mani di pochi;
è fondamentale creare sinergie per arginare l’onda devastatrice della competizione, privatizzazione, della finanziarizzazione e mercificazione di ogni aspetto della vita che producono la spoliazione dei diritti collettivi e individuali, e generano malessere sociale e squilibrio ecologico.

Tornando al sito (www.benicomuni.org) qualche informazione tecnica:

  • ogni articolo o notizia pubblicata è commentabile (sul fondo) con accesso facebook
  • ogni articolo e notizia è condivisibile attraverso qualunque social network disponibile (twitter compreso).


Si scrive Beni Comuni 
si legge Partecipazione 
si traduce Giustizia Sociale e Ambientale


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La Rete pugliese per i Beni Comuni nasce dall'esperienza di comitati e gruppi di cittadini impegnati nella difesa dei beni comuni. Aderiscono alla Rete comitati territoriali, movimenti, associazioni locali, collettivi e singoli cittadini che operano nel territorio pugliese in difesa dei beni comuni, della salvaguardia dell'ambiente, della salute e della difesa dei servizi pubblici locali.
La Rete si riconosce nei principi della democrazia partecipativa ed è un luogo aperto a tutti i cittadini e collettivi di cittadini che si riconoscono nei principi suddetti e vogliano impegnarsi e partecipare attivamente per la realizzazione delle finalità di seguito descritte. 
Per aderire alla Rete basta sottoscrivere la Carta dei Principi www.benicomuni.org/index.php/la-carta-dei-principi e inviare un’email a: retecomitati@benicomuni.org.

lunedì 19 novembre 2012

Lettera aperta al nuovo Amministratore dell'Acquedotto Pugliese‏, Ing. Gioacchino Maselli


Ing. Gioacchino Maselli,
Amministratore Unico di AQP SpA

e p.c. Nichi Vendola
Presidente Regione Puglia

e p.c.
alla stampa
19/11/2012
Egregio Ingegnere,
ci permetta innanzitutto di porgerLe i nostri auguri di buon lavoro per il suo nuovo incarico auspicando che Lei, da sempre uomo al servizio delle Istituzioni, abbia la capacità e la forza di incarnare l'esigenza di diradare l'opacità nella gestione e nel rapporto con i cittadini degli ultimi anni e rendere l'Acquedotto Pugliese un'istituzione trasparente, nel rispetto del suo ruolo di gestore di un Bene Comune e con lo spirito di dare attuazione e compimento ai referendum celebrati l'anno passato.
Ci rivolgiamo a Lei per rinnovare la richiesta qui di seguito, inviata al suo predecessore il 6 novembre scorso, nelle ore immediatamente precedenti alla notizia della sua imminente rimozione, che non vorremmo, pertanto, cadesse nel vuoto.
Le richieste riguardano:
  • il numero delle sospensioni per morosità e delle ingiunzioni di pagamento, a partire dall'anno 2000;
  • l'esito delle analisi chimiche effettuate sull'acqua grezza e sulle acque potabilizzate dell'invaso del Pertusillo, con particolare riferimento agli idrocarburi (alifatici, aromatici) e al bario. Inoltre, per trasparenza, chiediamo che le analisi complete, sia delle acque grezze in ingresso all'impianto di potabilizzazione del Pertusillo sia di quelle potabilizzate, siano pubblicate periodicamente sul sito web dell'Acquedotto Pugliese;
  • l'accesso ai documenti analitici a sostegno del capitolo "I target economico finanziari" e degli altri capitoli in cui è articolato il piano industriale 2011-2014.

Riproponiamo senza ripeterci tutte le argomentazioni riportate nella citata nota del 6 novembre circa l'inopportunità politica e normativa di opporre la Legge 241/90 per non rendere pubblici tali documenti.
Certi che con la Sua amministrazione possa finalmente avviarsi tra AQP e Comitato un costante dialogo ed una proficua collaborazione alla quale ci rendiamo da subito disponibili, restiamo in attesa di un positivo riscontro.
Un cordiale saluto

Comitato pugliese "Acqua Bene Comune" - Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

sabato 17 novembre 2012

Domenica 18 novembre Assemblea Regionale del Comitato pugliese "Acqua Bene Comune"

Assemblea Regionale del Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”
 Domenica 18/11/12 - Ore 16.00
Presso la Parrocchia S. Marcello (Via Re David, accanto al Campus)


Ordine del Giorno
  • Aggiornamento sulla liquidazione del rimborso referendario.
  • Assemblea del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua del 24 e 25 novembre.
  • Campagna “Obbedienza civile. Il mio voto va rispettato”: punto della situazione su incontro con AIP e ricorsi.
  • Proposta di iniziativa del 1 dicembre
  • Inquinamento delle acque dell’invaso del Pertusillo (Basilicata) da cui attinge l’Acquedotto Pugliese.
  • Consumo dell’acqua dolce da parte del polo industriale di Taranto
  • Varie ed eventuali
E' IMPORTANTE CHE PARTECIPINO TUTTI COLORO I QUALI - SINGOLI E COMITATI - VOGLIANO CONTINUARE A DARE IL LORO SUPPORTO ALLA BATTAGLIA PER IL RISPETTO DEL DIRITTO UMANO ALL'ACQUA.  

Abbiamo vinto il referendum, e questo ha permesso di non far degenerare la situazione. Ma la battaglia, purtroppo, non è terminata. Anzi!.. sembra che stiano costruendo i presupposti per privatizzare totalmente l'Acquedotto pugliese, dandolo ai privati.

Ne parleremo in Assemblea
A domenica prossima :)

giovedì 8 novembre 2012

Lo scambio di corrispondenza tra l'Ing. Monteforte e il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune


Ing. Ivo Monteforte,
Amministratore Unico di AQP SpA
 Nichi Vendola
 Presidente Regione Puglia

06/11/2012

Egregio Ingegnere, Egregio Presidente,
ringraziamo l’Ingegnere Monteforte per la puntuale risposta e per il materiale che abbiamo ritirato.
Rispetto, tuttavia, alle richieste formulate relativamente al numero delle sospensioni per morosità e delle ingiunzioni di pagamento, chiedevamo - e torniamo a chiedere - i dati a partire dal 2000.
Con riferimento alle analisi effettuate sull’acqua proveniente dell’invaso del Pertusillo, vorremmo conoscere quali sono gli idrocarburi monitorati (alifatici, aromatici) e se il bario sia incluso nella lista degli elementi. Inoltre, per trasparenza, chiediamo che le analisi complete, sia delle acque grezze in ingresso all’impianto di potabilizzazione del Pertusillo sia di quelle potabilizzate, siano pubblicate periodicamente sul sito web dell'Acquedotto Pugliese.
Per quanto riguarda, infine, la richiesta relativa ai documenti analitici a sostegno del Piano Industriale 2011-2014, non possiamo come cittadini condividere la posizione espressa dall’Ingegnere Monteforte.
Avremmo gradito che il desiderio di fare dell'Acquedotto pugliese una "casa di vetro" fosse un obiettivo comune e che non si utilizzasse la normativa per negare ai cittadini di conoscere come viene gestito il loro "bene comune" e, soprattutto, un bene vitale. 
Al riguardo e con riferimento alla Legge 241/90, ci preme evidenziare che:
  1. L'art. 23 stabilisce che il diritto di accesso agli atti amministrativi si esercita, oltre che nei confronti delle amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici, anche nei confronti dei gestori di pubblici servizi tra i quali rientra anche l’AQP SpA.
  2. I documenti a sostegno del Piano Industriale non rientrano nemmeno per analogia tra quelli indicati nelle quattro lettere del comma 1) del citato Art.24.
  3. Per l'AQP SpA, in quanto soggetto di diritto privato e non pubblica amministrazione, non può trovare applicazione il successivo comma 2) del citato Art. 24.

In ogni modo, tralasciando gli appigli giuridici, non comprendiamo le ragioni di tanta ritrosia ad arricchire di contenuti (che magari in fase di presentazione non interessano a tutti) un ambizioso piano industriale e, pertanto, rinnoviamo con decisione la richiesta dei documenti analitici a sostegno del capitolo “I target economico finanziari” e degli altri capitoli in cui è articolato il piano industriale 2011-2014.
Prendiamo atto del fatto che l’Amministratore Unico di una Società per Azioni ritenga, in quanto tale, di rifiutarsi di trasmettere la documentazione in oggetto, vicenda che fa emergere ancora una volta la non congruità della forma giuridica privata per la gestione di un bene vitale.
Persistendo, dunque, questo inspiegabile diniego, ci rivolgiamo al Presidente della Regione Puglia - in qualità di unico azionista e in coerenza con gli obiettivi preminenti di completezza dell’informazione, trasparenza, tutela dell’interesse generale e garanzia dei diritti umani compreso il diritto umano all’acqua potabile (riconosciuto dalla Risoluzione ONU del 28/07/2010) - affinché voglia invitare l'Amministratore Unico dell'AQP SpA a trasmettere tale documentazione.
Restiamo in attesa di un pronto riscontro.
Un cordiale saluto
Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

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Spettabile Comitato,
nel precisare di aver già messo a disposizione nel mese di maggio u.s. i bilanci di questa Società per il periodo 2000-2010, confermo in ogni caso la disponibilità a fornire nuovamente i bilanci d’esercizio, consuntivi e consolidati e delle controllate per gli anni dal 2007 al 2011.
Sempre nell’ottica della massima trasparenza, inoltre, rispondo favorevolmente anche alla richiesta di fornire i verbali delle Assemblee dei Soci dal 2007 al  2011.
In considerazione della mole di documenti richiesta, sarà possibile ritirarla presso la mia segreteria in Via Cognetti, 36 a Bari, a partire da lunedì 29 ottobre prossimo.
In merito, poi, alle richieste formulate relativamente al numero delle sospensioni per morosità e delle ingiunzioni di pagamento, vista l’estrema onerosità delle operazioni di estrazione dei dati dai sistemi informativi aziendali, si riporta di seguito una tabella di sintesi riportante informazioni relative agli anni 2010 e 2011:

2010
2011
Sospensioni della fornitura per morosità
4.375
6.743
Ingiunzioni di pagamento
114.279
200.747

Di seguito si riporta anche il numero dei contenziosi con gli utenti per il periodo 2000-2011:
Contenziosi con gli utenti
2.317

Per quanto riguarda l’invaso del Pertusillo, inoltre, segnalo che, a fronte delle notizie di stampa sulla qualità dell’acqua, già da tempo si sono attivate le competenti istituzioni della Regione Basilicata (ARPAB, Dipartimento Regionale Salute e Sicurezza, Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese ecc), anche con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità.
Colgo l’occasione per precisare che questa Società non ha dirette competenze sui controlli dell’invaso, gestito dall’EIPLI, ma è estremamente attenta ad ogni potenziale pericolo per la risorsa idrica contenuta negli invasi in Basilicata, tra i quali il Pertusillo,  in quanto rappresenta una fonte di approvvigionamento  indispensabile ed insostituibile per il fabbisogno potabile della Puglia e delle altre aree servite.
A fronte delle notizie di stampa, in ogni caso, questa Società ha intensificato la propria attività di monitoraggio in autocontrollo sistematico sia delle acque grezze in ingresso all’impianto di potabilizzazione del Pertusillo che di quelle potabilizzate.
Da tale attività non sono emerse anomalie di sorta ed i parametri dell’acqua potabile sono costantemente in linea con quanto previsto dalla normativa, ivi inclusi i parametri relativi agli idrocarburi.
In ogni caso, ritengo utile rammentare che il potabilizzatore del Pertusillo è stato di recente oggetto di un importante intervento di miglioramento che ha previsto l’inserimento aggiuntivo, nella filiera di processo, di un sistema di filtrazione a Carbone Attivo Granulare e di una stazione di emergenza per il dosaggio di Carbone Attivo in Polvere.
Per quanto riguarda, infine, la richiesta relativa ai documenti analitici a sostegno del Piano Industriale 2011-2014, ribadisco quanto già affermato con la mia precedente comunicazione relativamente alla riservatezza di tale documentazione ai sensi di quanto previsto dall’art. 24 della Legge n. 241 del 1990.
Colgo l’occasione di segnalare, d’altra parte, che laddove l’interpretazione fornita da codesto Comitato fosse corretta in merito alla non applicabilità della Legge n. 241/90 all’azienda da me rappresentata  in quanto società commerciale di diritto privato, la richiesta di tale documentazione sarebbe del tutto irricevibile.
Cordiali saluti    
Monteforte

mercoledì 24 ottobre 2012

Lettera indirizzata all'AQP SpA e al Presidente della Regione Puglia


Ing. Ivo Monteforte,
Amministratore Unico di AQP SpA


p.c. Nichi Vendola
Presidente Regione Puglia


21/10/2012

Egregio Ing. Moteforte

ben sapendo che i documenti di bilancio sono pubblici, depositati presso la Camera di Commercio competente per territorio e disponibili per chiunque ne faccia richiesta, nell’ottica della trasparenza e in considerazione della proprietà pubblica dell’AQP, il soggetto scrivente chiede alle SS.LL. copia dei bilanci d’esercizio, consuntivi e consolidati, rispettivamente dell’Acquedotto pugliese S.p.A. e di tutte le società controllate da AQP S.p.A. per le annualità 2007-2008-2009-2010 e 2011 (il cd da Lei fornitoci conteneva il bilancio fino al 2007 con alcune pagine non leggibili), nonché i verbali delle Assemblee dei Soci dal 2007 al 2011.

Inoltre, Le chiediamo di conoscere il numero e i dati ufficiali:

  • delle sospensioni della fornitura per morosità (su base annuale) disposti ed attuati da AQP SpA dal 2000 al 2011;
  • delle ingiunzioni di pagamento inoltrate da AQP SpA alle utenze morose dal 2000 al 2011;
  • dei contenziosi in corso con le utenze.

Le richiediamo, inoltre, informazioni ufficiali sulla qualità delle acque provenienti dall’invaso del Pertusillo e nelle quali, da quanto si apprende dalla stampa, sono stati riscontrati preoccupanti presenze di idrocarburi e altre sostanze nocive.

Per ultimo, torniamo a chiederLe di voler trasmettere a questo Comitato Pugliese Acqua Bene Comune - Forum Italiano Movimenti per l’Acqua i documenti analitici a sostegno del capitolo “I target economico finanziari” e degli altri capitoli in cui è articolato il piano industriale 2011-2014.

Al riguardo, si fa presente che il Suo precedente rifiuto sulla base del principio di riservatezza che sarebbe garantito ai sensi dell’art. 24 della Legge 241/1990 (da Lei citato) non è condivisibile per ragioni di natura sociale, politica, giuridica, ovvero:

  • l’interesse prioritario dei cittadini alla tutela giuridica del diritto umano all’acqua potabile (diritto riconosciuto dalla Risoluzione ONU del 28/07/2010) e, conseguentemente, all’accesso alla documentazione relativa alla gestione del servizio idrico;
  • il fatto che la legge da Lei citata (Legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi") si riferisce ad attività amministrativa svolta dalla pubblica amministrazione, motivo per cui il suo dettato non è applicabile all’AQP Società per Azioni che, come noto, è una società commerciale di diritto privato.


Pertanto, nel rispetto del principio di “Rendere più trasparente l’operato di AQP”, peraltro ribadito nel vostro piano industriale, Le chiediamo di volerci inoltrare quanto prima la documentazione richiesta.

In attesa di riscontro, La salutiamo.


Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua



Le copie della documentazione potranno essere inviate all’indirizzo:

Comitato Pugliese Acqua Bene Comune - Forum Italiano Movimenti per l’Acqua

C/o RadioLuogoComune, Via Garruba, 63, 70124 – Bari 70100 BARI

Oppure a mezzo posta elettronica all’indirizzo: segreteriacomitatopugliese@gmail.com

lunedì 17 settembre 2012

Sabato 29 settembre - Assemblea Regionale del Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”


L’assemblea regionale
è convocata per
sabato 29 settembre, alle ore 16.00 a Bari
c/o Centro Culturale, Via Borrelli, 32
(7 minuti a piedi dalla stazione, lato Via Capruzzi)

Con i seguenti punti all’Ordine del Giorno

  • Liquidazione del rimborso referendario.
  • Assemblea del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua del 24 e 25 novembre.
  • Campagna “Obbedienza civile. Il mio voto va rispettato”: punto della situazione su incontro con AIP e ricorsi.
  • Ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese: punto situazione e prospettive.
  • Relazione della Corte dei Conti 2012, su gestione Acquedotto pugliese SpA
  • Inquinamento delle acque dell’invaso del Pertusillo (Basilicata) da cui attinge l’Acquedotto Pugliese.
  • Consumo dell’acqua dolce da parte del polo industriale di Taranto
  • Audit sui bilanci dell’AQP SpA
  • Varie ed eventuali

E’ importante la partecipazione di tutti i comitati territoriali.

Comitato Pugliese Acqua Bene Comune

venerdì 3 agosto 2012

I consiglieri NON approvino DDL sui RIFIUTI. Comitati pronti a utilizzare strumenti legislativi e referendari.


Comunicato stampa

DDL sui rifiuti. NO ai privati e all’incenerimento.
I consiglieri non approvino il DDL.
Comitati pronti a utilizzare strumenti legislativi e referendari.


Con riferimento al DDL “ Rafforzamento delle pubbliche funzioni nell’organizzazione e nel governo dei servizi pubblici locali” apprendiamo con interesse le dichiarazioni del consigliere regionale Patrizio Mazza (IdV) che ha proposto alcuni emendamenti che richiamano le richieste della Rete dei Comitati per i Beni Comuni, come:
- l’affidamento a soggetti di diritto pubblico;
- le modalità di gestione del ciclo dei rifiuti coerenti con “Strategia rifiuti zero”;
- la richiesta di rinvio dell’approvazione del DDL necessaria per l’approfondimento della materia (http://www.consiglio.puglia.it/applicazioni/cadan/cms_AgenziaNotizie/dataview.aspx?id=175149).  

Dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale 199/2012 con la quale sono state abrogate le norme che, in spregio all’esito referendario, avevano reintrodotto l’obbligo di gestione dei servizi pubblici locali attraverso Società per Azioni, ci saremmo aspettati che la Regione Puglia nella “nuova” bozza di DDL avesse almeno introdotto come opzione la possibilità di gestione attraverso azienda speciale o altro soggetto di diritto pubblico.
E, invece, nulla! Alla SpA mista e privata, si aggiunge solo l’opzione SpA con capitale pubblico.
Lo stesso dicasi per gli inceneritori che figurano ancora nel testo, nel ddl, infatti, è stabilito di mandare a incenerire la parte del rifiuto residuo con alto potere calorifero, contravvenendo alle indicazioni che giungono dalle risoluzioni del parlamento Europeoche invece chiedono “un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati, con riferimento alla gerarchia prevista nella direttiva quadro sui rifiuti”.
E tutto questo nonostante le osservazioni presentate da comitati e organizzazioni. Perché non avviare un momento di confronto serio e strutturato con la cittadinanza e i Comuni – come richiesto ufficialmente (vedi testo in allegato) su una materia tanto delicata e controversa?
Questa non è partecipazione ma, soprattutto, non è democrazia.
Non può essere considerata democrazia alcuna decisione presa utilizzando la forza del potere sordo alle richieste di approfondimento, confronto e condivisione avanzate dalla cittadinanza.
Per questo torniamo, in queste ore, a chiedere ai Consiglieri di rispondere all’esigenza della cittadinanza di fermare l’approvazione del DDL per avere il tempo di discutere e decidere democraticamente sui destini del territorio che appartiene prima di tutto a chi lo abita.
cittadini e i Comuni non possono essere estromessi dalle decisioni riguardanti la gestione del ciclo dei rifiuti.
Nel caso in cui il DDL in questione fosse approvato, conservando l’incenerimento come modalità di smaltimento dei rifiuti e come unica opzione quella della Società per Azioni, allora, i Comitati, i gruppi e le Organizzazione della Rete dei Comitati per i Beni Comuni metteranno in atto tutte le azioni giuridiche, politiche e sociali possibili, al fine di impedire la devastazione ambientale e sanitaria della nostra Regione. Al riguardo, siamo pronti a utilizzare tutti gli strumenti legislativi e referendari previsti nello Statuto regionale. Con l’ambiente e la salute non si scherza!
 Rete dei Comitati per i Beni Comuni                                                                                                         




Promuovono e aderiscono alla Rete dei Comitati per i Beni Comuni:

Comitati e Forum territoriali
Comitato Pugliese "Acqua Bene Comune"
Forum "Ambiente Salute"- Lecce
Forum "Ambiente e Salute del Grande Salento"
Forum "Amici del territorio" - Cutrofiano (LE) 
Comitato antinucleare di Maruggio - Taranto
Comitato "Attiva Lizzano" - Taranto
Comitato "Assemblea popolare" - Taranto
Comitato "Beni Comuni" - Barletta
Comitato "Cambiamo Aria" - Galatina (LE)
Comitato "Capitanata rifiuti zero" 
Comitato "Contro sprechi e privilegi"
Comitato "per la corretta gestione dei rifiuti" - Massafra (TA)
Comitato "Danilo Dolci"
Gruppo "Egerthe Onlus" - Galatina (LE)
Comitato "Fibronit Bari" - Bari
Comitato "Minervino Sana" - Minervino
Comitato "Modugno in... dignità" - Modugno (BA)
Comitato No Inceneritore - Cerignola
Comitato "Pro Ambiente" - Modugno
Comitato referendario Galatina (LE)
Comitato SalentAmbiente - Lecce

Associazioni territoriali
Associazione "Antigone per i diritti e le garanzie nel sistema penale" - Lecce
Associazione "Artemia Salina" - Margherita di Savoia (BT)
Associazione "FucinAsud" - Salice Salentino (LE)
Associazione "Giovani Menti Attive" - Modugno (BA)
Associazione "Gaia" - Corsaro (LE)
Associazione "Grilli salentini" - Lecce
Associazione "Ingegneria Senza Frontiere - Bari" - Bari
Associazione "Nuova Messapia"
Associazione "Pensa Libero" - Bari
Associazione "Sviluppo Sostenibile" - Bari
Associazione "WWF Taranto" – Taranto

Gruppi territoriali
Collettivo "Atenei in Rivolta"
Collettivo EXIT - Barletta
Collettivo "Iqbal Masih" - Lecce
Collettivo "Rivolta il Debito"
"Laboratori Sociali Alchera" - Laterza (TA)
Meetup – Lecce
Meetup 192 – Amici di Beppe Grillo Taranto
Movimento "Il Grillaio" - Altamura (BA)
Movimento Occupy ArcheoTower Taranto
Meetup163 I Grilli - Bari
Missionari Comboniani - Bari     
Rete della Conoscenza Puglia
Canosa in Movimento

giovedì 26 luglio 2012

Dopo Altamura, anche Modugno riconosce, nel proprio statuto, il diritto all'acqua e il servizio idrico privo di rilevanza economica

Già alla vista dei banchi poteva intuirsi che il Consiglio comunale di Modugno di lunedì 23 luglio avrebbe portato con sé una ventata di novità: su di essi, infatti, niente bottigliette di plastica, ma soltanto brocche di vetro ricolme di acqua pubblica (cosa assai rara). Unica eccezione, due bottigliette sui banchi di un consigliere e di un assessore.
I consiglieri erano riuniti per approvare il nuovo statuto comunale. Tra le modifiche e le integrazioni da prendere in esame, sarebbe stato discusso l’inserimento della seguente norma: "Il Comune di Modugno riconosce l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico. Il servizio idrico integrato è un servizio pubblico privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini la cui gestione va attuata attraverso gli artt. 31 e 114 del d.lgs. n.267/2000”. Tale modifica era stata oggetto di delibera già il 28 febbraio 2011, a seguito del successo ottenuto da una campagna di raccolta firme che aveva portato da gennaio a marzo 2010 quasi DUEMILA cittadini modugnesi a sottoscrivere la petizione popolare in questione. Insomma, si trattava di concludere un percorso iniziato più di due anni fa con l’espressione da parte dei cittadini della propria volontà, carica di entusiasmo e coscienza civile, di vedere riconosciuto questo fondamentale diritto.
Oggi sappiamo che ne è valsa la pena di aspettare e non demordere: il consiglio ha, infatti, approvato l’inserimento della norma suddetta (art. 2 comma 14), così che oggi il comune di Modugno può distinguersi tra i comuni pugliesi, offrendo un grandioso esempio di democrazia.
Grande è, dunque, la soddisfazione dell’associazione socio-culturale “GMA Giovani Menti Attive” che, in collaborazione del “Comitato Pro Ambiente”, ha in questi anni rappresentato la volontà della cittadinanza attiva di contrastare la privatizzazione dell’acqua in tutte le forme.
La stessa associazione e il comitato sono entusiasti anche per l’inserimento, all’articolo 2 comma 9 dello statuto, del riconoscimento di Lama Misciano come luogo di originaria identità storica di Modugno. Difatti, si tratta di un sito per cui le associazioni citate si impegnano già da tempo attraverso diverse misure.
Lucrezia Ferrante
(GMA Giovani Menti Attive)
 

mercoledì 25 luglio 2012

Comunicato per la stampa "Verso la Ripubblicizzazione dei Beni Comuni"




La Sentenza della Corte Costituzionale n. 199/2012 (del 20 luglio scorso) ha dichiarato incostituzionale l'articolo 4 del decreto legge del 13 agosto del 2011 n. 138 emanato dal governo Berlusconi (convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011 n. 148, sia nel testo originario sia in quello risultante dalle successive modificazioni), che reintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali (con esclusione del servizio idrico), esplicitando chiaramente il vincolo referendario infranto con l'articolo 4, dichiarando che la legge approvata dal Governo Berlusconi violava l'articolo 75 della Costituzione e sancendo, così definitivamente e indelebilmente, la sovranità popolare e, dunque, il fatto che il potere decisionale è del popolo “che lo esercita nelle forme e nei limiti sanciti dalla Costituzione”, e non di altri (manager, finanziari, tecnici, politici, ecc.), compresi coloro i quali sono chiamati a governarlo.

Il referendum, non riguarda solo la gestione dell’acqua, ma i servizi pubblici locali e, in quanto tale, è un tassello chiave nella costruzione di un’altra visione di gestione dei beni comuni.

Oggi, ogni “apertura” al mercato non può più trincerarsi dietro l’obbligo imposto dalla normativa nazionale (né tanto meno europea) e, anche la decisione di non dar corso alla ripubblicizzazione avrà solo natura politica e, qualsiasi forza politica si opporrà al processo di ripubblicizzazione, in maniera palese o meno, dovrà assumersi definitivamente la responsabilità politica della propria scelta.

Nella foto in alto, la nota dell’AIP, Autorità Idrica Pugliese, indirizzata al Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con cui la stessa comunica di poter “consentire un recupero della quota parte di remunerazione del capitale riconosciuta in tariffa nel 2011” e nel 2012, preannunciando una nuova metodologia di calcolo a partire dal 2013. I contenuti di tale nota saranno oggetto di un incontro formale da tenersi la prossima settimana.


CLICCA QUI per visionare il testo con le richieste relative alla gestione del servizio idrico integrato, al ciclo integrato della gestione dei rifiuti della gestione virtuosa mediante "Strategia Rifiuti Zero" dei rifiuti urbani - argomentate giuridicamente e politicamente – che saranno presentate e depositate alla Conferenza dei Capigruppo convocata per mercoledì 25 luglio, ore 12.00;