mercoledì 20 marzo 2013

22 marzo: Giornata Mondiale dell'Acqua - Iniziative e Appuntamenti‏


In occasione della Giornata Mondiale per l’Acqua – il 22 marzo – il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” organizza:
- un presidio davanti al Palazzo del Tribunale di Ginosa (TA) dove si svolgerà la seconda udienza relativa alla domanda di eliminazione della remunerazione del capitale investito proposta da uno dei cittadini che hanno aderito alla Campagna di “Obbedienza Civile – Il mio voto va rispettato” mettendo in mora l’Acquedotto pugliese S.p.A. per il mancato rispetto dell’esito referendario;
- il primo appuntamento dello spettacolo satirico-civile “Colino (e la democrazia), fa Acqua da tutte le parti” – di e con Giulio Bufo - che si svolgerà per gli studenti del Liceo Linguistico e Tecnico Economico “Marco Polo” di Bari.
Inoltre, nel mese di aprilel’attore-politico Giulio Bufo insieme al Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” saranno nelle scuole, nelle parrocchie, nelle sedi associative, per incontrare la cittadinanza e affrontare – attraverso il linguaggio dell’arte – i nodi cruciali della battaglia per l’affermazione del diritto umano all’acqua potabile e la democrazia nel mondo, in Italia e in Puglia. Al termine di ogni spettacolo seguirà un dibattito.
Lo spettacolo satirico-civile “Colino (e la democrazia), fa Acqua da tutte le parti” sarà rappresentato secondo il seguente calendario.
Venerdì 22 marzo
Bari
Domenica 7 aprile
Terlizzi (BA)
Venerdì 12 aprile
Altamura (BA)
Lunedì 22 aprile
Bari
Martedì 23 aprile
Torre Santa Susanna (BR)
Domenica 28 aprile
Modugno (BA)
Luoghi e orari disponibili sui siti: www.lacquanonsivende.blogspot.comwww.benicomuni.org
Qui di seguito una breve descrizione dei contenuti.
COLINO (e la democrazia), Fa Acqua Da Tutte Le Parti
spettacolo satirico-civile di e con Giulio Bufo 
in collaborazione con Il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”
Se vi doveste fare una doccia e avete tutto pronto, ma sul più bello vi accorgereste che vi manca la cosa primaria: l’acqua, cosa fareste?
Colino (personaggio inventato da Giulio Bufo, personaggio tra l’ignorante e l’incosciente) inizia a capire e cerca di ragionare, con i suoi limiti, sul perché l’acqua non ci sia, e questo per lui diventa un punto per conoscere ciò che non ha mai saputo: capire cosa sia l’acqua come elemento naturale, quale livello di speculazione economica vi sia su di essa, conoscere la legislazione dal livello mondiale a quello nazionale e regionale.
Ma quello che a lui importa è che deve farsi la doccia, ma ha realmente tutto il diritto di farla? E nella sua terra, la Puglia, questo diritto gli è veramente garantito?
Uno spettacolo satirico unito all’informazione, in cui parte fondamentale l’assume il pubblico.
Per ulteriori informazioni: 333-2243293 – segreteriareferendumacqua@gmail.com

mercoledì 13 marzo 2013

Richiesta informazioni sulla potabilità dell'acqua di Taranto



All'amministratore Unico dell' Acquedotto pugliese SpA
Ing. Gioacchino Maselli
All’Autorità Idrica Pugliese
Alla Regione Puglia
Presidente Nichi Vendola
a tutti i Consiglieri Regionali
p. c. alla stampa

Oggetto: richiesta informazioni sulla potabilità dell'acqua Taranto

Egregio Amministratore, Egregi Sindaci, Presidente, Consiglieri,
vi scriviamo poiché recentemente la televisione e la stampa hanno comunicato informazioni preoccupanti in merito alla potabilità dell'Acqua somministrata nella città di Taranto.
Qui di seguito trascriviamo quanto segnalato dalla emittente televisiva “Studio 100” rintracciabile al link http://www.studio100.it/taranto/916-acqua-potabile-cancerogena-taranto-futura-si-domanda
"ACQUA POTABILE CANCEROGENA? TARANTO FUTURA SI DOMANDA. Stando a quanto afferma l'avv. Nicola Russo, le analisi di prassi non sarebbero state effettuate, Russo ha detto che esiste una deroga della Regione datata 2010. Pertanto, il Comitato chiede alla ASL e all'Arpa di conoscere la qualità dell'acqua che beviamo in quanto negli ultimi campionamenti la presenza di sostante nocive (e cancerogene) avrebbe superato i limiti previsti dalle normative vigenti”.
e la notizia pubblicata da “Telerama” rintracciabile al link http://www.trnews.it/ilva-si-no-cittadini-al-referendum-il-14-aprile/ che sul finale dell'articolo cita: “E sempre in tema di inquinamento, urgenti sono i controlli sull’acquaControlli che non avvengono da 3 anni. Dal 2010 quando fu accertata la presenza di 50 microgrammi, a fronte di 30 previsti per legge, di sostanze altamente inquinanti come bromo, fosforo e piombo. Tutti elementi nocivi per la salute in particolare dei bambini al di sotto dei 3 anni”.
Sulla base delle informazioni sopracitate e considerato che il referente per Taranto e provincia del Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” aveva già posto simili interrogativi con una comunicazione ufficiale inviata attraverso posta certificata a partire dallo scorso 2 marzo, al Direttore Generale e alla Direzione Generale dell'ARPA Puglia, al DAP (Dipartimento Arpa di Taranto), al Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria Locale ASL di Taranto, al Direttore del Dipartimento di Prevenzione, al Direttore responsabile del SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione), al Sindaco di Taranto, nonché all'Ufficio Relazioni con il Pubblico dell'ASL, ma che ad oggi non hanno ricevuto risposta
vi chiediamo di:
  1. chiarire la vicenda in merito alle deroghe e di comunicare se attualmente vi siano deroghe sulla potabilità dell’acqua a Taranto e in Puglia.
  1. fornire i dati sulla potabilità dell’acqua erogata a Taranto, indicando se negli ultimi tre anni siano stati effettuati controlli.
  1. chiarire quale siano i risultati dei presunti “ultimi campionamenti la presenza di sostante nocive (e cancerogene ) che avrebbero superato i limiti previsti dalle normative vigenti” come segnalato dalla stampa.

In attesa di una vostra risposta, si porgono cordiali saluti.

Bari 12/03/2013
Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

martedì 5 marzo 2013

Il Mancato rispetto esito referendario arriva davanti ai giudici di pace


Nei prossimi giorni AQP S.p.A. sarà chiamato a rispondere davanti ai Giudici di Pace pugliesi della mancata attuazione del secondo quesito referendario. Verranno, infatti, trattate le cause incardinate davanti ai giudici di pace di Bari, Altamura e Ginosa con cui i legali del Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua hanno chiesto di accertare il diritto dei cittadini alla restituzione di quanto indebitamente percepito da AQP S.p.A. a titolo di remunerazione del capitale investito e ottenere, così, la effettiva attuazione del secondo quesito referendario.
Il secondo quesito referendario chiedeva di abrogare la disposizione del d.lgs 152/06 (TU ambiente) che garantiva, in capo al gestore, un profitto del 7% a titolo di remunerazione del capitale investito.
Sebbene l'abrogazione del disposto normativo sia datata 21 luglio 2011 (giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del D.P.R. n.116, del 18.07.2011 che sanciva l'esito referendario), a tutt'oggi l’Acquedotto Pugliese S.p.A. continua a caricare tale voce sulla tariffa, eludendo, di fatto, la volontà popolare espressa con l'altissimo quorum raggiunto dai referendum sulla gestione dell’acqua e gli altri servizi pubblici locali.
Un comportamento inaccettabile che non è mutato nel tempo e nonostante la capillare mobilitazione messa in campo con la campagna di “Obbedienza Civile - il mio voto va rispettato”, attraverso le migliaia lettere di richiesta di applicazione dell’esito referendario (inviate anche all'Autorità Idrica Pugliese, ex ATO) con contestuale diffida nel continuare ad applicare tariffe fuori legge, nonché manifestazioni e mobilitazioni cittadine su vari livelli. Tutto questo ci ha costretti ad adire le vie legali.
Indipendentemente dall'esito delle singole azioni giudiziarie, tale iniziativa rappresenta il tentativo di riaffermare la legalità offesa dai provvedimenti del governo regionale (come nazionale) e delle autorità, in particolare dell'AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), che, in spregio ai risultati del referendum e al voto espresso da oltre 27 milioni di italiani, continuano a ritenere ammissibile il profitto sull'acqua.
La ripubblicizzazione dei servizi idrici e la esclusione del profitto dalla gestione rappresentano due necessari baluardi di democrazia e rispetto della dignità umana soprattutto in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo in cui alcune forze politiche giungono a mettere in discussione anche i diritti basilari di cui è simbolo e estremo confine quello all'acqua.
Per questo motivo tutti i cittadini sono invitati a contattare con il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune" (segreteriareferendumacqua@gmail.com) per le iniziative informative e di sensibilizzazione che si svolgeranno partire dal 22 marzo, Giornata Mondiale dell’Acqua, e in concomitanza alla discussione della causa civile presso il Tribunale Civile di Ginosa.
Nel mese di marzo si terranno altre udienze presso il Tribunale di Bari e di Altamura.

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua