mercoledì 1 aprile 2015

Comunicato stampa // Si prepara la privatizzazione totale dell'Acquedotto pugliese!

Comunicato stampa

Dal tavolo congiunto con il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”
al tavolo congiunto con la GORI SpA
ne è passata di acqua sotto i ponti della Regione Puglia!

Attenzione:
si prepara la privatizzazione totale dell’Acquedotto pugliese!

La notizia del protocollo d’intesa fra la GORI SpA (controllata da ACEA SpA) e l’Acquedotto pugliese SpA “per portare avanti un percorso comune di sviluppo di rapporti di partnership” sembra tanto una prova generale di quello che potrebbe accadere nel 2018 quando, in virtù della scadenza della concessione del servizio idrico integrato, si potrebbe procedere alla vendita ai privati delle azioni di AQP SpA.

Come diciamo oramai da anni, sono numerosi i segnali che fanno pensare a tale evenienza come la contrazione del personale, l’aumento delle tariffe, l’incremento degli utili e la dismissione del patrimonio avviati in questi ultimi anni.

L’acquedotto pugliese e il suo unico azionista “la Regione Puglia” con il governo più “progressista” del Paese (ma solo durante le campagne elettorali!) sono passati dal cercare la partecipazione dei cittadini per garantire il diritto all’acqua, ad attivare stabili relazioni con altre Società per Azioni per verificare “possibili sinergie sulle attività di tipo commerciale”; dall’istituire un tavolo tecnico congiunto con il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” (ottobre 2009) per la definizione di una bozza di legge per la ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese, all’istituzione di un tavolo tecnico con la GORI SpA per la “definizione e attuazione di un Piano generale delle attività da effettuare congiuntamente”.

Ecco forse cosa c’era nel Piano Industriale che ci è sempre stato negato!!!

Come cittadini torniamo a CHIEDERE ancora
all’Acquedotto pugliese SpA e alla Regione Puglia in qualità di unico azionista,

-     il RISPETTO DELLA VOLONTA’ POPOLARE, fermando tutte le manovre che aprono la strada alla privatizzazione totale del nostro acquedotto;
-  la TRASPARENZA: abbiamo diritto di conoscere le politiche aziendali prima che queste siano rese attuative;
-   il RISPETTO del DIRITTO UMANO ALL’ACQUA POTABILE, sancito dalla Risoluzione dell’Assemblea Onu del 28 luglio 2010 (A/64/L.63/Rev.1);
-          il RISPETTO del REFERENDUM del 2011.

BASTA ALLA GESTIONE PRIVATA DEL BENE VITALE!
L’ACQUEDOTTO PUGLIESE VA RIPUBBLICIZZATO!
LA SOVRANITA’ E’ DEL POPOLO, NON DEI MANAGER, NON DEI POLITICI!

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”